ANDREA CIANI

Centrocampista
Nato a Roma il 24 maggio 1985
Esordio in A: -

2001-02 LAZIO A 0 0 0 0
2002-03 LAZIO A 0 0 0 0
2003-04 LAZIO A 0 0 0 0
39 2004-05 LAZIO A 0 0
2005-06 LAZIO A

(legenda)

Andea Ciani, classe ’85, professione centrocampista centrale, è uno dei gioielli più splendenti del Settore Giovanile biancoceleste del quale fa parte ormai da cinque stagioni e nel quale si è ritagliato, con il passare degli anni, un ruolo sempre più importante fino a diventare un pilastro della formazione Primavera. È il prototipo del centrocampista moderno, il suo fisico imponente (è alto 1.88) gli consente di essere una presenza che in mezzo al campo non può passare inosservata. Ha fatto propria l’arte, utilissima, di rubare palla ma è in fase d’impostazione che da il meglio di se: Ciani è uno che da del tu al pallone, una dote non da poco. “Andrea è un giocatore completo, bravo sia in fase d’interdizione che nelle ripartenze, ma soprattutto è bravissimo nel dettare i tempi alla squadra”, un complimento importante soprattutto perché pronunciato dal suo attuale tecnico Roberto Mattioli. È un metronomo, Ciani. Uno di quei giocatori dei quali senti la mancanza quando non c’è. Una presenza quasi sfuggente, uno dei leader silenziosi dello spogliatoio laziale.

L’avventura di Andrea in maglia biancoceleste inizia oltre cinque anni fa, quando la Lazio lo preleva a stagione in corso dalla Nuova Tor Tre Teste, società leader nello sfornare talenti. Il suo primo mister è Nucci ma è con Giancarlo Oddi, indimenticabile terzino della Lazio del primo scudetto, che Ciani assume sempre maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Negli allievi regionali prima e nei nazionali poi, Andrea diventa il faro del centrocampo biancoceleste. Uno che potrebbe dire la sua fin da subito in Primavera, dove la stagione successiva trova Alberto Bollini. L’impatto con la categoria, però, non è dei migliori perché a quel tempo la Lazio, a differenza di quanto fa oggi, gioca al limite d’età e per Andrea è difficile trovare spazio con giocatori molto più grandi di lui. La fiducia della società, comunque, è immutata e l’anno seguente avviene l’incontro con Mimmo Caso, al quale Ciani carpisce tutti i segreti che si possono imparare da uno straordinario uomo di calcio come l’attuale tecnico della prima squadra.

È l’anno della definitiva consacrazione, Ciani si conquista sul campo i galloni da titolare e la stima incondizionata di Caso che, è storia di quest’anno, lo inserisce nel nutrito gruppo di Primavera chiamati a disputare il precampionato con la prima squadra. Andrea, però, non partecipa alla tournee in Giappone perché c’è un altro allenatore che lo ha visto giocare e lo vorrebbe fortemente al suo servizio. Si tratta di Roberto Rambaudi, lo scorso anno alla guida degli allievi nazionali biancocelesti, che fa carte false per portarlo con se a Latina dove Ciani avrebbe una maglia da titolare garantita e la possibilità di mettersi in luce in un campionato impegnativo come quello di serie C. Sembrava tutto fatto, ma all’ultimo momento qualche problema tra le due società ed il grande attaccamento dimostrato da Andrea per i colori biancocelesti hanno avuto la meglio. Una scelta di cuore, appunto. Quello di cui c’è bisogno nella Lazio del nuovo corso.

(Gianluca Piacentini | Il Corriere dello Sport-Stadio | ottobre 2004)